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La tappatura dei vini frizzanti e spumanti

Ciò che determina la differenza tra vino tranquillo, frizzante o spumante è sostanzialmente la diversa quantità di anidride carbonica (CO2) disciolta nel vino. 
Per la legislazione italiana un vino si definisce  tranquillo se la sovrappressione è inferiore a 1 atmosfera (bar), frizzante se la stessa si trova in un range da 1 a 2,5 bar e spumante se supera 3,5 bar. 

Generalmente i frizzanti in commercio hanno almeno 2 bar e gli spumanti 4,5 bar e più. È chiaro quindi che il tappo dovrà evitare l’uscita dell’anidride carbonica (pena ritovarci con un vino sgasato) garantendo la tenuta della sovrappressione interna dovuta appunto alla CO2; i tappi per vini frizzanti e spumanti  dovranno quindi possedere delle particolari caratteristiche sia di forma che di elasticità.

Anche la forma della bottiglia e principalmente del suo collo, gioca un ruolo importante nella tappatura del vino “con le bollicine” perciò, specie nei frizzanti tappati a raso, sono generalmente preferite le bottiglie il cui collo si allarga verso il basso così da favorire l’azione di blocco del tappo spinto in su dalla pressione interna. Una tipica bottiglia utilizzata per i vini frizzanti e spumanti è la bottiglia champagnotta.

Negli spumanti il tappo utilizzato è ovviamente il tappo a fungo. Questo è costituito da due parti, il corpo e la testa. Il corpo è la parte del tappo che viene introdotta nel collo della bottiglia.
Il tappo per essere inserito è prima lubrificato e poi compresso in modo da ridurne il diametro; successivamente viene inserito nella bottiglia per circa metà della sua lunghezza. La testa è la parte del tappo che fuoriesce dalla bottiglia e che viene ancorata al collo della stessa per mezzo della gabbietta metallica, anch’essa parte fondamentale di questo sistema di tappatura.

Un piccolo cenno va fatto per i tappi a fungo in plastica con relativa gabbietta; questi non fanno altro che emulare i tappi in sughero, ma avendo minore resistenza alla pressione e molta meno “grazia” rispetto al tappo in sughero vengono utilizzati per tappare i frizzanti e gli spumanti più economici.

Nei vini frizzanti è sovente utilizzata la tappatura “a raso” col tappo in sughero, dove il tappo viene inserito totalmente nel collo della bottiglia e non è previsto l’uso della gabbietta. Ciò si può appunto fare solo nei frizzanti  perché con la pressione di uno spumante il tappo “a raso” sarebbe irrimediabilmente sparato fuori.

Infine ci sono i tappi a corona. Questi vengono spesso utilizzati per chiudere alcuni vini frizzanti o spumanti realizzati mediante il metodo ancestrale. Questo tipo di tappo è costituito da una capsula metallica che si aggrappa all’imboccatura della bottiglia; sotto di questa si trova una guarnizione in plastica o una bidulle che serve per la tenuta stagna. Può essere fissato mediante una macchina tappatrice manuale o pneumatica.