RISVEGLIO PRIMAVERILE E PIANTO: a primavera inoltrata con il rialzo delle temperature riprende l’attività radicale della vite; dai tagli della potatura eseguita durante l’inverno fuoriesce parte della linfa che si rimette in circolo: questo particolare momento viene descritto come la fase del pianto.
GERMOGLIAMENTO: le ferite dopo qualche giorno si cicatrizzano in modo naturale e le gemme iniziano a rigonfiarsi. Da lì a breve le gemme si schiudono rompendo il tessuto cotonoso che le ha fin qui protette e lasciano scorgere le punte verdi dei germogli.
FOGLIE DISTESE: i germogli cominciano a crescere, dando vita al nuovo tralcio e alle prime foglioline; inizialmente coperte da una fitta peluria con il passare dei giorni si distendono, aumentano di dimensione e diventano più lucide iniziando a compiere la preziosa fotosintesi.
DIFFERENZIAZIONE GRAPPOLI: sul tralcio in accrescimento oltre alle foglie si differenziano i grappoli: piccoli e compatti, di consistenza quasi spugnosa, sono riconoscibili anche ad un occhio non esperto. Il rachide (o raspo) comincia ad allungarsi e crescono raggruppati i bottoni fiorali.
BOTTONI FIORALI SEPARATI E INIZIO FIORITURA: I bottoni fiorali ormai pronti per schiudersi si distanziano gli uni dagli altri per consentire ai fiori di aprirsi. I fiori sono piccoli, tanti quanti i futuri acini del grappolo, il profumo in piena fioritura tra i filari è inebriante. Entrano in scena gli insetti impollinatori, api in testa, che iniziano il loro lavoro ricompensate dal polline profumato che serve alla vita dell’alveare. Il rispetto per queste discrete ma insostituibili aiutanti non deve mai venire meno.
FINE FIORITURA E ALLEGAGIONE: i fiori impollinati danno origine a piccoli acini d’uva, che da quasi impercettibili per moltiplicazione cellulare crescono, passando dalle dimensioni di un grano di pepe, al pisello, fino ad arrivare alla loro dimensione finale. Negli acini prendono forma i semi (vinaccioli), l’organo di diffusione delle piante.
INVAIATURA: verso la fine di luglio la vite inizia a concentrare le sue forze per accumulare sostanze nutritive negli acini che abbandonano il loro colore verde vegetale e iniziano ad assumere il colore del vitigno.
MATURAZIONE: l’uva raggiunge il giusto equilibrio tra zuccheri e acidi e gli acini raggiungono il loro tipico colore varietale. Al momento opportuno, in base alle scelte enologiche dell’azienda, avviene la raccolta dell’uva.
CADUTA FOGLIE E RIPOSO INVERNALE: il ciclo è finito.
La vite in questa fase non da più ma prende, inizia ad accumulare principalmente nel fusto ma anche nei tralci le sostanze nutritive presenti nel terreno e nelle foglie (che secche poi cadranno); tutto ciò è necessario per affrontare il freddo inverno ed essere pronta per la successiva primavera a dar corso a nuova vita.